Presentazione Squadre 2024: Lotto Dstny
La Lotto Dstny è pronta per la seconda tappa del percorso che la porterà, a scanso di clamorose sorprese, al ritorno nel WorldTour. La formazione belga, retrocessa a fine 2022, è reduce da una stagione, quella appena trascorsa, in cui, numeri alla mano, ha fatto meglio di almeno metà delle squadre della categoria maggiore, riuscendo a far fruttare al massimo una strategia di calendario molto mirata. Le prospettive di fondo rimangono buone, considerata la presenza in organico di corridori di buon, se non, in qualche caso, anche ottimo, livello e di una intelaiatura decisamente solida, oltre che attrezzata per tutte le tipologie di corse, classifiche generali dei Grandi Giri a parte.
Gli uomini più attesi
I riflettori sono tutti su Arnaud de Lie, che ha solo 21 anni ma che ha già vinto 19 corse in carriera e che non sembra proprio volersi fermare. Il “toro” è un corridore velocissimo, potente e capace di tener botta anche su strappi brevi, cosa che lo rende un interprete praticamente perfetto per le Classiche del Nord. Quest’anno sarà chiamato a fare un passo in più rispetto al recente passato, dato che in agenda ha due Monumento, il Fiandre e la Roubaix, dove partirà da atteso protagonista e non da comprimario, e quella che sarà la prima corsa a tappe di tre settimane della carriera, il Tour de France. Quel che potrà raccogliere sarà, ovviamente, tanto di guadagnato per la squadra.
Chi negli anni sta crescendo in maniera solida e costante è Andreas Kron, che il salto fra i professionisti lo ha effettuato nel 2021 e che da allora è sempre andato a migliorare, tanto che il 2023 è stato per distacco il suo miglior anno in gruppo. Il danese sa andare all’attacco da lontano e gestire bene le fughe, ma sa anche fare corsa da capitano, soprattutto nelle corse di un giorno, potendo poi contare su spunti, soprattutto nelle salite di medio-breve durata, di alta qualità. Intorno a lui si stanno già agitando spifferi di CicloMercato, ma, per ora, la squadra belga è riuscita a tenerselo stretto, cosa che le garantirà ottimi risultati e un bel carico di punti UCI.
La formazione belga è poi zeppa di corridori che sanno ben destreggiarsi in finali veloci. Uno di questi è Milan Menten, che finora in carriera ha vinto poco, ma che nel 2023 è stato capace di imporsi a Le Samyn, una delle corse più complicate del panorama del Nord, seppur poco valorizzata in termini di classifica. Corridore potente è anche Henri Vandenabeele, che è alle prese però con i postumi di una complicata infezione da Covid e che, per poter brillare, dovrà prima ritrovare una condizione accettabile. Dal CicloMercato è arrivato poi Lionel Taminiaux, che potrà spendersi in appoggio dei capitani designati, ma che non disdegnerà la possibilità di mettersi in proprio, soprattutto laddove i finali saranno di difficile interpretazione. Chi sarà probabilmente al totale servizio dei compagni sarà l’italiano Jacopo Guarnieri, che non avrà più Caleb Ewan come riferimento e che si metterà a disposizione della squadra nei contesti in cui sarà chiamato in causa.
In volata potrà mettersi all’opera anche Cedric Beullens, corridore che stagione dopo stagione sta migliorando la sua resa, così come potrà fare l’esperto Jasper de Buyst, corridore che si sa destreggiare bene anche sul pavé e nelle brevi corse a tappe tipiche del Nord, senza particolari salite e con selezioni magari dettate dal caos, dal vento e dal nervosismo dei tracciati. “Passisti” sono anche il belga Arjen Livyns e l’australiano Jarrad Drizners, dai quali ci si aspetta un passo in avanti rispetto a quanto fatto vedere nelle stagioni passate, segnate in qualche caso anche da infortuni pesanti.
Si apre poi il capitolo dei corridori da classiche e, più in generale, da corse di un giorno, uno di quelli in cui la formazione belga è sicuramente al livello di tante rivali della categoria WorldTour. C’è Victor Campenaerts, che con gli anni ha dato più importanza proprio alle gare in linea, rispetto a quanto facesse quando si dedicava quasi integralmente alle cronometro. Il belga è corridore capace di grandi azioni dalla distanza e di sparate che possono fare la differenza in qualsiasi momento, così come è stato Thomas de Gendt. Usiamo il passato perché l’artista delle fughe sembra essersi lasciato alle spalle i suoi anni migliori, tanto che chiuderà la carriera a fine stagione: chissà, però, che non voglia regalarsi qualche grande momento di gloria prima di appendere la bici al chiodo. Nelle corse del Nord, soprattutto sul pavé, sarà molto atteso Florian Vermeersch, che è stato secondo alla Roubaix 2021 e che nel 2023 ha raccolto una notevole serie di piazzamenti di spessore, fra brevi gare e tappe e corse di un giorno (compreso il terzo posto al Giro del Veneto). Quella ormai iniziata potrebbe poi essere la stagione della definitiva esplosione del neerlandese Pascal Eenkhorn, altro atleta che sa fare ottime cose sia andando all’attacco da lontano, come ha dimostrato al recente Tour de France, sia giocandosi le sue carte da classifica nelle brevi corse a tappe.
Altro settore in cui la squadra belga ha diverse carte da giocare è quello degli scalatori. Nessuno di loro è al livello dei fenomeni di questo periodo storico, ma Maxim van Gils, Harm Vanhoucke e, soprattutto, Lennert van Eetvelt rappresentano corridori che possono fare benissimo in corse di medio-alto profilo. L’ultimo citato, peraltro, ha già fatto vedere ottime cose negli appuntamenti della Challenge Mallorca già andati in scena, riportando anche un successo e proponendosi come uno dei giovani più interessanti del panorama. Non può più essere considerato “promettente”, per ragioni di età, ma l’argentino Eduardo Sepúlveda ha fatto vedere di aver capito come può rendersi utile all’economia della squadra, fra attacchi da lontano e applicazione nel conseguire piazzamenti di buon livello. Solido ed efficace sar essere anche Brent van Moer, che può recitare sia il ruolo di attaccante da lontano che quello di finalizzatore, in finali nervosi e ondulati.
Un gradino più in basso, ma sembra su buoni livelli, si attestano il tedesco Johannes Adamietz, il danese Jonas Gregaard e il neerlandese Mathijs Paaschens, che sanno comunque come muoversi nelle corse a loro più adatte e che potranno fare buone cose nelle occasioni scelte per loro dalla squadra. Corridore votato all’attacco è inoltre Sylvain Moniquet, che in passato ha già saputo raccogliere discreti risultati e che avrà modo di mettersi nuovamente in mostra, mentre Sébastien Grignard avrà probabilmente ruoli maggiormente rivolti al sostegno dei compagni.
Le giovani promesse
Alec Segaert è stato inserito nell’organico della Prima squadra, promuovendolo dalla formazione di sviluppo, già nel corso della passata stagione. Il 21enne belga è uno degli interpreti da cronometro più promettenti del mondo (due argenti iridati fra gli U23 nella specialità) ed ha qualità, tutte da sgrezzare, apprezzabili anche per le corse di un giorno. Su di lui la squadra punta parecchio, così come su Jarne van de Paar, che ha già una stagione da professionista alle spalle, ma che nel 2024 potrebbe avere molto più spazio per le sue ambizioni personali. Velocista “vecchio stile”, il belga beneficerà infatti della partenza di Caleb Ewan e potrà essere lo stoccatore designato in occasioni importanti, come peraltro già successo nelle corse spagnole che hanno aperto il calendario europeo.
Dal CicloMercato sono arrivati poi due ragazzi di 22 anni, non nuovi al professionismo. Uno è il belga Jenno Berckmoes, che ha già gareggiato per due stagioni con la maglia della Flanders-Baloise e che ha debuttato con la nuova realtà con una prova eccellente al Gp la Marseillaise, mostrando buone qualità per le corse di un giorno dal tracciato movimentato. Dalla disciolta Black Spoke è poi arrivato il neozelandese Logan Currie, corridore regolare e dotato di discrete capacità di fondo, utili per andare a caccia di piazzamenti – e punti – nelle pieghe del calendario. Da vedere, poi, quale potrà essere il rendimento di Liam Slock, al secondo anno da pro’: nel primo il 23enne belga è sembrato faticare nel trovare la sua dimensione, ma il tempo è dalla sua parte.
Organico Lotto Dstny 2024
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Potenziale Lotto Dstny
Volate - 8.1
Colline - 7.6
Montagne - 5.6
Pavé - 7.1
7.1
Il colpo della retrocessione dal WorldTour è stato assorbito alla grande, visto l'ottimo 2023 di cui la squadra è stata capace. Le premesse per il 2024 sembrano anche migliori, visti i margini di miglioramento che soprattutto Arnaud de Lie può ancora percorrere. L'organico è solido, presenta diversi corridori in grado di finalizzare e la strategia è chiara: affrontare solo le corse in cui la squadra è sicura quantomeno di raccogliere qualcosa. Con questi presupposti, questa stagione dovrebbe essere un'altra felice tappa di avvicinamento alla futura promozione.
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